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giovedì 7 aprile 2011

L' INVISIBILE ESSENZIALE...

Sedevo sul sedile di quel vagone abbandonato tra i vecchi macchinari dismessi della stazione, quando Morfeo mi abbraccio nel più dolce dei suoi abbracci e all’improvviso.. dondolavo... :
"Principessa Alice osservava con lo sguardo perso nel vuoto il tentativo di quell’ultimo cavaliere di liberarla. Da quando aveva memoria lei era sempre rimasta rinchiusa in quel cilindro. Era un cilindro magico, anzi no, era una inespugnabile fortezza,  per la precisione una torre,..ma  a differenza di ogni favola che si rispetti era una torre di Plexiglass.
C’aveva vissuto così tanti anni che avrebbe potuto smentire quelle dicerie sui pesci rossi, quelle che sostenevano  che vivendo  nelle bocce di vetro prima o poi i pesci impazziscono, poteva farlo  perché a lei ancora non era successo.

Anzi la sua torre di Plexiglass aveva  dei vantaggi, distorceva la percezione di ogni cosa, in qualche modo riusciva a dilatare i pregi, ma anche i difetti , degli avventori che si presentavano  frequentemente ai piedi della torre.
Alice anche oggi se ne stava li sospesa nel vuoto a guardare più annoiata del solito quel ennesimo tentativo di scardinare la porticina della torre che la rinchiudeva. In passato aveva anche sorriso a qualche cavaliere incoraggiandolo a perseverare ed  aveva brevemente sperato che riuscisse a strapparla via da quel luogo di solitudine.  Aveva sorriso ad un cavaliere che brillava per in genio,  ad uno molto attraente, ad un altro ancora che sapeva incantarla con le parole, ma niente.. quella porta sembrava davvero inattaccabile.
Quest'ultimo cavaliere però  che chiameremo per ovvie regioni Sir Ultimo Peroggi , sembrava davvero bravo..aveva scoperto dov’era la feritoia che nascondeva la toppa della chiave, se fosse riuscito a  trovare la chiave era sicura che ce l’avrebbe fatta e lei sarebbe stata finalmente libera. Lo sentì ricorrere alla magia con segrete formule di dolce persuasione, lo vide cercar di sfondare la porta con ogni genere di forzatura, lo vide allontanarsi per cercare la chiave della torre fin dove gli altri non si erano mai spinti, eppure dopo giorni di tentativi anch’egli si arrese e se ne andò.
Alice sospesa nel vuoto, lo guardava allontanarsi: era seduta sulla sua invisibile altalena e l’oscillazione delle corde si fermò.
 Aveva imparato a non dispiacersi più di quei  tentativi fallimentari,  di quei venti di speranza che arrivavano facendola volare un po’ più in alto, ma che poi si ritraevano esattamente come erano arrivati: all’improvviso.

Presto o tardi sarebbe arrivato qualcun altro che l’avrebbe cullata nel suo gioco, ma per ora poteva scendere ad andare a riposarsi un po’.
Saltò a terra e sentì dolore sotto al piede sinistro, sollevò appena la sua gamba, contrasse il piede attorno a quel  piccolo freddo corpo metallico, si era doloroso ma anche rassicurante sentirlo lì, decise di cambiargli nascondiglio … almeno per qualche giorno, si tolse la sua scarpina da principessa, ne estrasse la chiave e la nascose nella scarpa destra, poi si sussurrò ‘Buonanotte Alice’

6 commenti:

  1. /me s'inchina all'elogio di una trinità ;)

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  2. Hey Mister Tambourine Man, play a song for me
    I'm not sleepy and there ain't no place I'm goin' to
    Hey Mister Tambourine Man, play a song for me
    In the jingle jangle morning, I'll come followin' you

    Take me for a trip upon your magic swirlin' ship
    All my senses have been stripped
    And my hands can't feel to grip
    And my toes too numb to step
    Wait only for my boot heels to be wanderin'

    I'm ready to go anywhere I'm ready for to fade
    On to my own parade cast your dancin' spell my way
    I promise to go under it

    Hey Mister Tambourine Man, play a song for me
    I'm not sleepy and there ain't no place I'm goin' to
    Hey Mister Tambourine Man, play a song for me
    In the jingle jangle morning, I'll come followin' you

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  3. posticcio@gmail.it
    Mrs Tambourine

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  4. Mrs Tambourine..l'accolgo con un sorriso, perchè chiunque entri nei nostri giardini è ben accetto, sopratutto se ci porta una splendida canzone di Bob Dylan... ma è almeno sicura di aver scritto il suo indirizzo correttamente?...

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